Russo, Letizia

Persona
Drammaturga romana, classe 1980, inizia a scrivere per il teatro a diciassette anni. Si aggiudica il Premio Grinzane-Cavour con il "Dialogo tra "Pulcinella e Cristo" mentre il suo primo testo teatrale, "Niente e Nessuno", viene messo in scena nel 2000 al festival Per Antiche Vie. Nel 2001, con "Tomba di cani", l'autrice vince il Premio Tondelli e, nel 2003, il Premio Ubu nella sezione 'miglior novità drammaturgica'. Negli anni successivi si susseguono ulteriori e apprezzati testi teatrali: "Binario Morto - Dead End" (2003) per il festival Shell-Connections, rappresentato da trentadue compagnie giovanili in tutto il Regno Unito e al National Theatre di Londra; "Babele" (2004), da cui la RAI realizza nel 2010 un prodotto televisivo per la regia di Sandro Vanadia; "Primo Amore", "Edeyen" e "Os Animais Domésticos" (2005), quest'ultimo frutto di un anno trascorso a Lisbona come autrice in residenza presso la compagnia Artistas Unidos; "Dare al buio" (2007), "Blitz" (2010) e una serie di traduzioni e adattamenti tratti da opere di Goldoni, Aristofane e Petronio. Nel 2009, insieme a Cristina Pezzoli e un vasto gruppo artistico proveniente da tutta Italia, è cofondatrice di Compost, uno spazio di ricerca, formazione e produzione teatrale con sede a Prato. Di qui nascono, in particolare: "Scuolasbroc" (2011), esperimento di improvvisazione teatrale per undici attori, e "Sono qui perché" (2012/2013), progetto di indagine sui temi dell'immigrazione nel territorio di Prato da cui prende poi vita lo spettacolo "Cento Fiori Rossi". I suoi testi sono tradotti e rappresentati in Francia, Germania, Inghilterra, Portogallo, Cile, Brasile e Romania.
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Bibliografia

"Teatro", Ubulibri, 2007
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