Chalandon, Sorj

Persona
Sorj Chalandon al Festivaletteratura 2016 ©Festivaletteratura
Sorj Chalandon (Tunisi, 1952) ha lavorato dal 1974 al 2007 come reporter del quotidiano francese "Libération", documentando alcuni dei conflitti più sanguinosi degli ultimi decenni: è stato in Iraq, Iran, Somalia e Afghanistan e a Beirut nel 1982, dove fu tra i testimoni dell'eccidio nel campo profughi palestinese di Sabra e Chatila: «è lì - ha asserito l'autore - che ho serbato in me ciò che un uomo abbandona mentre cammina nel sangue di altri esseri umani. Un giornalista deve essere in grado di raccontare la guerra senza cedere al pianto, e io non ho pianto. () Così ho deciso così di affidare a Georges le mie lacrime, la mia collera, i miei dubbi, lasciando soprattutto che si spingesse là dove io non mi ero spinto, oltre ciò che la guerra strappa agli uomini». Anni dopo è nato "Le Quatrième mur" (2013), romanzo che narra, attraverso gli occhi dell'alter ego di Chalandon - un giovane aspirante sceneggiatore - l'orrore delle violenze in Medio Oriente. Oltre all'opera, vincitrice del Prix Goncourt des lycéens, l'autore ha pubblicato altri quattro romanzi, tra i quali "Retour à Killibegs" (2011), tradotto in Italia col titolo "Chiederò perdono ai sogni". Anche in questo caso è la guerra a segnare la vita del protagonista, Tyone Meehan, irriducibile combattente dell'IRA poi collaborazionista dei britannici: nella trasformazione di un eroe in antieroe, il romanzo rende testimonianza dell'immenso travaglio che accompagna ogni lotta armata, «disegnando con precisione il quadro storico di un conflitto dalle proporzioni interiori ed esteriori enormi» (Gabriele Santoro su "Minima & Moralia", 27/08/2015).
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Bibliografia

"Il mio traditore", Mondadori, 2009 , "Chiederò perdono ai sogni", Keller, 2014

 
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