Moretti, Nanni

Persona
Nanni Moretti al Festivaletteratura 2016 - ©Festivaletteratura
Nato a Brunico nel 1953, dalla fine degli anni Settanta si è affermato come uno degli artisti più rappresentativi del cinema italiano. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, ha posto al centro della sua opera i conflitti generazionali, il rapporto genitori-figli, l'eros, la deriva del linguaggio e della coscienza politica sotto il fuoco dei mass media. Ha ricevuto otto David di Donatello, undici Nastri d'argento, un Premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, due orsi d'argento a Berlino e la Palma d'oro al Festival di Cannes. Tra il 1976 e il 1981 ha girato tre lungometraggi ("Io sono un autarchico", "Ecce Bombo" e "Sogni d'oro") divenuti emblematici della crisi intellettuale ed esistenziale di un'intera generazione. Nell'interpretare in quasi tutti i suoi film il suo alter-ego Michele Apicella è riuscito ad abbattere il confine tra l'uomo e il personaggio, il regista e l'interprete, tracciando le tappe di un itinerario filmico e biografico che prosegue negli anni Ottanta con capolavori come "Bianca", "La messa è finita", "Palombella Rossa", e nei Novanta con "Caro Diario" e "Aprile". Nel 2001 commuove le platee di tutto il mondo con "La stanza del figlio". Nel 2006 si avvale di una straordinaria coppia di attori (Silvio Orlando e Margherita Buy) per realizzare "Il Caimano", un omaggio al mondo del cinema che corre in parallelo a una sarcastica rappresentazione dell'epoca berlusconiana. Nel 2013 affida a Michel Piccoli il ruolo di un pontefice in crisi in "Habemus Papam"; nel 2015 firma un nuovo, toccante ritratto di famiglia con "Mia madre". Attivissimo anche come produttore, nel 1986 ha fondato insieme ad Angelo Barbagallo la casa di produzione e distribuzione Sacher Film. In occasione del centenario della nascita di Natalia Ginzburg, nel 2016 ha letto stralci del libro "Caro Michele", in cui la scrittrice palermitana immagina una madre che scrive al giovane figlio.
Born in Brunico in 1953, he has been one of the most representative figures in Italian cinema since the late 70s. A director, screenwriter and film producer, he has placed generational conflicts, parent - child relationships, language shift and political consciousness at the centre of his work under the focus of the media. He has received eight David di Donatello, eleven Nastri d'argento, a special Jury prize at the Venice film Festival, two Silver Bears in Berlin and the Palme d'Or at the Festival di Cannes. Between 1976 and 1981, he shot three feature films ("Io sono un autarchico", "Ecce Bombo" and "Sogni d'oro") which have become emblematic of the intellectual and existential crisis of an entire generation. Through the appearance in almost all of his films of his alter ego Michele Apicella, he has managed to break down the boundary between man and character, director and interpreter, tracing out the steps of a filmic and biographic path the continued in the 1980s with masterpieces such as "Bianca", "La messa è finita", "Palombella Rossa", and in the 1990s with "Caro Diario" and "Aprile". He moved audiences all around the world in 2001 with "La stanza del figlio". In 2006, he made use of an incredible pair of actors (Silvio Orlando and Margherita Buy) to create "Il Caimano", an homage to the world of film that runs parallel to sarcastic depiction of the age of Berlusconi. He entrusted the role of a Pope in crisis to Michel Piccoli in 2013's "Habemus Papam" and he released a new, touching family portrait in 2015 with "Mia madre". Active as a producer, in 1986 he founded the production and distribution house Sacher Film with Angelo Barbagallo. To mark the centenary of the birth of Natalia Ginzburg, in 2016 he read excerpts from the book "Caro Michele", in which the writer imagines a woman who writes to her young son.

Bibliografia

"Dall'autarchico al caimano. Dialoghi dal film, testi, interviste", Feltrinelli, 2006
Natalia Ginzburg, "Caro Michele", letto da Nanni Moretti, Emons audiolibri, 2016
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