Cywiński, Piotr M. A.

Persona
Piotr Cywiński al Festivaletteratura 2017 - ©Festivaletteratura
«Ad Auschwitz - ha scritto Piotr Cywiński - voglio soprattutto vedere le persone. Questo è ciò di cui Auschwitz parla. Il significato di Auschwitz è l'umanità e questo ci spaventa; perciò ci rifugiamo in oggetti, edifici, simboli disumanizzati». Direttore, dal 2006, del Memoriale e Museo di Auschwitz-Birkenau, lo storico e operatore culturale polacco, classe 1972, proviene da una famiglia cattolica intellettualmente impegnata e ha fatto della conservazione della memoria della Shoah la propria missione educativa e umanitaria. Laureato in storia a Strasburgo, già presidente dell'Associazione degli intellettuali cattolici di Varsavia e, dal 2007, membro del Consiglio polacco di cristiani ed ebrei, nel 2008 è stato ambasciatore dell'Anno internazionale del dialogo interculturale; dal 2005 al 2014 ha inoltre diretto il Consiglio del Centro internazionale per l'Educazione su Auschwitz e l'Olocausto. "Non c'è una fine" è il suo primo libro pubblicato in Italia e in esso, come ha rilevato David Bidussa sul "Sole 24Ore", Cywiński rilancia al lettore (e al visitatore) alcune domande impellenti sul senso storico e politico dei luoghi della memoria: «esiste un modo o un percorso in cui i genocidi siano evitabili? Esiste una politica preventiva contro gli stermini?».(foto: © Jan Brykczyński - sito ufficiale)
«At Auschwitz," wrote Piotr Cywiński, "I want to see the people most of all. This is what Auschwitz speaks of. The meaning of Auschwitz is humanity and this frightens us, so we take refuge in objects, buildings, dehumanised symbols». Director of the Memorial and Museum at Auschwitz-Birkenau since 2006, the Polish historian and cultural figure was born in 1972, comes from an intellectually engaged Catholic family and has made the preservation of memory of the Holocaust their educational and humanitarian mission. He graduated in history in Strasbourg and is former President of the Association of Catholic intellectuals in Warsaw and since 2007, Member of the Polish Council of Christians and Jews. He was Ambassador of the International Year of Inter-cultural Dialogue in 2008, and, from 2005 to 2014, he led the Board of the International Centre for Education on Auschwitz and the Holocaust. "Non c'é una fine" is his first book published in Italy and, as noted by David Bidussa in "Sole 24Ore", Cywiński asks the reader (and visitor) some of the questions pressing on historical and political places of memory: «is there a way or a path in which genocides are preventable? Is there a preventive policy against exterminations?»(photo: © Jan Brykczyński - Official Website)

Bibliografia

"Non c'è una fine. Trasmettere la memoria di Auschwitz", Bollati Boringhieri, 2017
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