08/09/2017
ADESSO SONO NEL VENTO
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«Ci si può chiedere quale sia oggi lo scopo di Auschwitz (...). Non è una domanda che riguarda semplicemente il suo significato in quanto luogo della memoria. È molto di più, è una domanda su di noi, sulla nostra condizione. È una domanda sull'umanità». La potenza dei simboli talvolta è tale che essi arrivano a trascendere la Storia; il campo di concentramento di Auschwitz oggi si protende oltre la Seconda guerra mondiale e il Terzo Reich: nel solo 2016, sono stati superati i due milioni di visitatori, provenienti da nazioni e culture diverse e in gran parte adolescenti. Ma cosa cercano oggi i ragazzi in quel luogo che porta alla mente ricordi bui? Cosa cerchiamo fra i blocchi e le baracche, il filo spinato e i forni crematori? Per cercare di dare una risposta a queste domande, Piotr M. A. Cywiński ("Non c'è una fine"), direttore del Museo di Auschwitz-Birkenau, discute di memoria, consapevolezza e responsabilità insieme allo scrittore e saggista Frediano Sessi ("Auschwitz: guida alla visita").
Con il sostegno del Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano.
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