O'Hagan, Andrew
Chiunque intenda misurarsi nello stesso tempo con un cronista di talento, un eccellente biografo e un autore capace di traghettare il romanzo nelle acque insicure della scrittura al tempo di internet, troverà un campione in Andrew O'Hagan. Nato a Glasgow nel 1968, assiduo collaboratore della London Review of Books e di altre testate, O'Hagan ha esordito nel 1995 col saggio autobiografico "he Missing e nel 1999 col romanzo "i nostri padri, finalista al Booker Prize for Fiction, al Whitbread First Novel Award e all'IMPAC Literary Award. A questi primi lavori sono seguiti altri due romanzi: Bravissima (2003) e Stammi vicino (2006), il primo dei quali gli è valso nel 2003 il James Tait Black Memorial Prize e l'inclusione nella lista dei venti migliori giovani scrittori britannici stilata dalla rivista Granta. Nel 2008 ha pubblicato per Faber & Faber una raccolta di saggi (The Atlantic Ocean: Essays on Britain and America) mentre nel 2010, con il romanzo Vita e opinioni del cane Maf e della sua amica Marilyn Monroe ha riletto la cultura pop del secondo Novecento adottando la prospettiva di Mafia Honey, inseparabile amico a quattro zampe di un'icona della società dello spettacolo. Dopo La vita segreta (2017), un libro in tre tempi che esplora il confine sempre più incerto tra realtà e finzione nell'era digitale, nel 2022 ha firmato il romanzo Effimeri – una struggente storia di amicizia e giovinezza perduta che si muove dalla Scozia degli anni Ottanta a quella dei nostri giorni –, seguito nel 2024 dall'attesissimo Caledonian Road.
(foto: © Giliola Chistè)
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