Lo Cascio, Luigi
Attore e regista teatrale e cinematografico, è nato a Palermo nel 1967. Durante gli studi in medicina si appassiona al teatro e supera l'esame di ammissione all'Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico. Si diploma come attore nel 1992 e inizia a lavorare stabilmente sulle scene diretto da nomi come Giuseppe Patroni Griffi e Carlo Cecchi. Nel 2000 Marco Tullio Giordana lo sceglie per il ruolo di Peppino Impastato nel film "I cento passi" (2000), che gli vale il David di Donatello come miglior attore protagonista. L'anno seguente vince la Coppa Volpi alla 58^ Mostra del Cinema di Venezia per l'interpretazione di Antonio in "Luce dei miei occhi" di Giuseppe Piccion. Altrettanto di rilievo la partecipazione a "La meglio gioventù" di Giordana (2003), racconto corale di trentasette anni di storia italiana in cui ricopre il ruolo di uno dei due fratelli protagonisti, e al film "Buongiorno, notte" di Mario Bellocchio, sul sequestro di Aldo Moro, in cui interpreta magistralmente uno dei brigatisti. Vincitore di un Premio Ubu come miglior attore teatrale nella stagione 2005/2006 per il suo ruolo in "Il silenzio dei comunisti" di Luca Ronconi, negli anni ha continuato ad alternare l'attività sul palcoscenico a quella cinematografica. Per il teatro ha scritto e interpretato i monologhi "Nella tana" (da Kafka) e "La caccia" (da Euripide). Al cinema ha recitato in molti altri film: da "La Bestia nel cuore" di Cristina Comencini (2005) e "Sangue pazzo" di Giordana (2008) alle più recenti commedie "Il nome del figlio" di Francesca Archibugi (2015) e "Smetto quando voglio - Masterclass" (2017) e "Smetto quando voglio - Ad Honorem" di Sydney Sibilia. Nel 2012 ha diretto il film "La città ideale", presentato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. "Ogni ricordo un fiore" (2018) è il suo primo romanzo.
(foto: © Festivaletteratura)
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