Yang, Lian

Persona

«Poesia non è copiare l'idea esistente ma crearla parola per parola, riga per riga, mostrando in tal modo la profondità e l'energia della nostra vita. Quindi non credo si debba parlare di "relazione tra poesia e speranza", perché la poesia è la nostra speranza». Nato in Svizzera nel 1955, Yang Lian è considerato uno dei maggiori poeti viventi. Ha abbandonato la Cina, dove ha vissuto fin da bambino, in seguito alla rivolta di Piazza Tienanmen. La sua opera in versi gli è valsa molti riconoscimenti – tra cui il Premio internazionale di poesia nel 1999 – e vanta considerevoli traduzioni in tutto il mondo anglosassone. In Italia è stato pubblicato nel 2004 (e ristampato nel 2016) il volume Dove si ferma il mare, seguito nel 2020 da Origine (Jaca Book). Altri suoi componimenti sono raccolti in uscite sparse e nell'antologia Nuovi poeti cinesi, curata nel 1996 per Einaudi da Claudia Pozzana e Alessandro Russo. Nel ha pubblicato il libro in tre lingue Venice elegy (2019).

(foto: © Leonardo Céndamo)

Bibliografia

Il pane dell'esilio. La letteratura cinese prima e dopo Tienanmen, con Gao Xingjian, Medusa, 2001

Dove si ferma il mare, a cura di Claudia Pozzana, Scheiwiller, 2004 (Damocle, 2016)

Venice elegy = Weinisi ai ge = Elegia veneziana, Damocle, 2019

Origine, Jaca Book, 2020

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