Fassin, Didier
Antropologo, sociologo e medico francese, è professore al Collège de France, "James D. Wolfensohn Professor" presso l'Institute for Advanced Study di Princeton e direttore di studi all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Ha condotto ricerche sul campo in Senegal, Sudafrica, Ecuador e Francia. Il suo approccio all'etnografia e alle scienze sociali si è sempre più orientato verso quella che lui stesso ha definito un'antropologia politica della salute, orientata verso ambiti d'indagine quali la prigione e le politiche carcerarie e di polizia, i rapporti tra giustizia e punizione, il concetto di "crisi" e i suoi molteplici significati su scala globale. Nei suoi lavori più recenti si concentra sulla violenza politica vissuta da migranti e rifugiati lungo il loro percorso, basato su una ricerca condotta al confine tra Italia e Francia, nonché sull'attuale crisi mediorientale e la distruzione di Gaza. Tali riflessioni hanno dato luogo a pubblicazioni scientifiche – in particolare il saggio Umanità in esilio, scritto insieme ad Anne-Claire Defossez –, a due cicli di conferenze e a una serie di interventi al Collège de France. Ha scritto ventiquattro libri tradotti in tredici lingue e curato trenta volumi collettivi. Scrive occasionalmente per testate quali il New York Times, The Nation, The Atlantic, The London Review of Books, The Guardian, The New Statesman, Die Frankfurter Allgemeine Zeitung, La Repubblica, Le Monde, Libération, ed è collaboratore abituale di Alternatives Économiques.

