Enriquez, Mariana
«Mariana Enriquez, ragazza di provincia cresciuta tra Lanus e Mar del Plata, aveva ventun anni quando il manoscritto del suo primo romanzo finì per caso nelle mani di Juan Forn, dell'Editorial Planeta, che nel 1994 decise di pubblicarlo, puntando sui contenuti "forti" di un testo in cui i bassifondi di Buenos Aires facevano da sfondo a furibonde scene di sesso e disperati amori omosessuali, tra fiumi di droga e sinistre allucinazioni» (Francesca Lazzarato su il manifesto). Oggi l'autrice argentina, classe 1973, affermatasi nel panorama letterario internazionale grazie agli scioccanti racconti neri di Le cose che abbiamo perso nel fuoco, è ampiamente riconosciuta come un astro della narrativa sudamericana ed è stata pubblicata su prestigiose riviste, da Granta al New Yorker. Con il suo primo romanzo, La nostra parte di notte, si è aggiudicata il Premio Herralde, il Premio de la crítica – assegnato dall'Associazione spagnola dei critici letterari – e il Premio Kelvin 505. Laureata in giornalismo, vive a Buenos Aires e dirige il supplemento culturale del quotidiano argentino Página/12.