Zizek, Slavoj
Annoverato tra i più influenti filosofi del nostro tempo, è nato a Lubiana nel 1949. Insegna Filosofia e psicoanalisi all'European graduate school (Svizzera) ed è stato visiting professor presso numerosi atenei europei e statunitensi. Nel suo pensiero si incontrano le teorie lacaniane, la riflessione post-marxista e la messa in luce delle contraddizioni della contemporaneità in rapporto ai media, alla letteratura popolare e al cinema. Alla relazione tra autore, spettatore e oggetto filmico, in particolare, ha dedicato diversi studi (Dello sguardo e altri oggetti, Lacrimae rerum, Una lettura perversa del film d'autore), talvolta incentrati sul lavoro di singoli registi come Krzysztof Kieslowski, Alfred Hitchcock, Andrej Tarkovskij, David Lynch e altri ancora. Nei suoi libri si è misurato con temi politici, sociali e religiosi, con le disuguaglianze latenti in seno alla società globale, con nuove lotte di classe e scontri di civiltà veri e presunti. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Hemingway per «l'avventura del pensiero». Nel 2020 ha pubblicato, prima in ebook e poi su carta, un diario filosofico sul tempo della pandemia (Virus. Catastrofe e solidarietà). Il suo costante interesse per Hegel, già al centro di opere monumentali come Meno di niente. Hegel e l'ombra del materialismo dialettico, nel 2021 trova conferma in Hegel e il cervello postumano, una riflessione a tutto campo sulle implicazioni della dialettica nell'epoca dei sogni transumani e degli imperi tecnologici.