Günday, Hakan

Persona

«La differenza tra l'Oriente e l'Occidente – ha scritto Hakan Günday nel suo romanzo Ancóra – è la Turchia. Non so se sia il risultato della sottrazione tra Est e Ovest, ma la distanza tra essi è grande quanto la Turchia [...] Il nostro paese è un ponte antico, con un piede scalzo a Oriente e l'altro infilato in una scarpa a Occidente, da cui transita qualsiasi merce illegale». Nato nell'isola di Rodi nel 1976, Günday cresce spostandosi da una città all'altra al seguito dei genitori diplomatici, per poi stabilirsi definitivamente a Istanbul, dove oggi vive. Autentico mito per molti giovani letterati turchi, scrive il suo primo romanzo a ventitré anni, e da allora la sua narrativa si è stagliata come un punto di riferimento per decifrare le inquietudini e gli interrogativi che accompagnano i tormentati presenti del Mediterraneo, dagli aspri conflitti regionali alle derive autoritarie e ai traffici di esseri umani lungo le rotte migratorie. Oltre ad A con Zeta – celebrato come miglior libro del 2011 in Turchia e tradotto in diciannove lingue – e al succitato Ancóra – che in Francia è valso all'autore il prestigioso Prix Médicis – in Italia è stato tradotto da Marcos y Marcos anche il romanzo Zamir, un sofferto inno alla pace in un mondo in guerra.

(foto: © Leonardo Céndamo)

Bibliografia

A con Zeta, Marcos y Marcos, 2015

Ancóra, Marcos y Marcos, 2016

Zamir, Marcos y Marcos, 2023

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