Tarozzi, Bianca
A proposito dell'opera poetica di Bianca Tarozzi e de La Buranella in particolare, Giovanni Raboni ha scritto che si tratta di «una delle esperienze tra le più intimamente radicali o originali di questi anni». In essa, prosegue Raboni, «l'abolizione di qualsiasi distanza fra parlante e parola, invocata in limine con una frase di Bachtin, vi appare realizzata a un grado davvero insolito di necessità e di purezza». Nata a Bologna, risiede a Venezia. Poetessa del quotidiano e dei suoi impercettibili movimenti, Tarozzi ha insegnato per molti anni Letteratura Angloamericana all'Università di Verona, pubblicando importanti lavori scientifici nel suo campo di studi e traducendo opere di poeti inglesi e statunitensi. Oltre a La Buranella (Marsilio, 1996) ha firmato molti altri libri, compresa la raccolta Il teatro vivente (Scheiwiller, 2007) – che include tutta la sua produzione poetica dal 1985 al 2007 –, la silloge di diciotto brevi componimenti dal titolo La signorina di porcellana (Di Felice, 2012); Tre per dieci (Cicero, 2013); Una luce sottile. Storia di Eddo e Mary (iacobellieditore, 2015); Canzonette (Writer Edizioni, 2016); Devozioni domestiche (Molesini, 2022); Imitazioni (Molesini, 2023).