Lamri, Tahar

Persona

Tahar Lamri è nato ad Algeri nel 1958. Inizia i suoi studi in legge in Algeria, e li conclude poi in Libia, dove si trasferisce nel '79, specializzandosi in rapporti internazionali. In Libia lavora come traduttore presso il Consolato Francese a Bengasi. A partire dal 1984 gira l'Europa, fino a che nel 1986 si stabilisce in Italia, a Ravenna. Ha vinto nel 1995 il primo premio sezione narrativa del concorso letterario Eks&Tra con il racconto "Solo allora sono certo potrò capire" (nel volume "Le voci dell'arcobaleno", Fara Editore, 1995), pubblicato anche nell'antologia "Mediterranean Crossroads" (1999). È stato membro della giuria del concorso Eks&Tra. Ha partecipato al CD musicale "Metissage", con I Metissage e Teresa De Sio. Dal 2005 partecipa al progetto europeo "And The City Spoke", assieme a scrittori e attori provenienti da diverse città europee. Nel 2006 pubblica, sempre per la casa editrice Fara, "I sessanta nomi dell'amore" il suo primo romanzo, scritto in italiano, vincitore del Premio Letterario Internazionale Città di Anguillara e del Premio Microeditoria di Qualità. È il direttore artistico del Festival delle Culture di Ravenna. Inoltre è membro della redazione del giornale "Città Meticcia", periodico cartaceo bimestrale e progetto di comunicazione interculturale, promosso e gestito dall'associazione omonima della città di Ravenna.

Bibliografia

"Solo allora sono certo potrò capire", in "Le voci dell'arcobaleno", Fara, 1996

"Il pellegrinaggio della voce" e "Ma dove andiamo? Da nessuna parte solo più lontano", in "Parole di sabbia", Il Grappolo, 2002

"I sessanta nomi dell'amore", Fara, 2006 (Mangrovie, 2009)

"La scrittura come pellegrinaggio circolare. Conversazione con Tahar Lamri al Festival Azioni Inclementi", a cura di Enrica Tabarroni, Schio, 2008

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