Piccolo, Francesco
Nato a Caserta nel 1964, è scrittore e sceneggiatore. Nel 1997, con la raccolta di racconti Storie di primogeniti e figli unici, si aggiudica il Premio Giuseppe Berto opera prima. In essa sono già presenti alcuni dei tratti distintivi del Piccolo narratore, dall'attenzione verso la quotidianità al racconto della vita familiare e delle memorie d'infanzia. Nel 1998 è la volta di E se c'ero dormivo, seguito da Il tempo imperfetto. La sua produzione letteraria prosegue poi con Allegro occidentale (2003), L'Italia spensierata (2007), La separazione del maschio (2008), Momenti di trascurabile felicità (2010) e Il desiderio di essere come tutti (2013), un testo dal taglio autobiografico che ripercorre quarant'anni di storia italiana e grazie al quale si aggiudica il Premio Strega. Per il cinema ha collaborato con i più rinomati registi italiani degli ultimi decenni: tra le tante pellicole di cui ha firmato la sceneggiatura ricordiamo Caos calmo di Antonello Grimaldi, Il caimano, Habemus Papam e Mia madre di Nanni Moretti, Gli sfiorati di Matteo Rovere, Agata e la tempesta e Giorni e nuvole di Silvio Soldini, Il traditore di Marco Bellocchio, My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Notti magiche e Siccità di Paolo Virzì. Ha inoltre sceneggiato la serie L'amica geniale tratta dall'omonima tetralogia di Elena Ferrante. Nel 2015 torna a raccontare «l'allegria degli istanti di cui è fatta la vita, ma questa volta prendendoli dalla parte sbagliata» con Momenti di trascurabile infelicità, concludendo nel 2020 la trilogia con Momenti trascurabili vol. 3. Nel 2023 pubblica per Einaudi La bella confusione, un racconto del cinema italiano degli anni Sessanta – e della genesi di 81⁄2 di Federico Fellini e del Gattopardo di Luchino Visconti – in cui rivive «lo spirito irripetibile di un'epoca», seguito nel 2025 dal saggio Son qui: m'ammazzi.
(foto: © Leonardo Céndamo)

