Monastero Polironiano
Piazza Teofilo Folengo, 23, San Benedetto Po, MN
L'Abbazia di San Benedetto in Polirone è un vasto complesso monasteriale che sorge nel territorio del comune di San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Prende il nome dall'isola su cui sorgeva, fra il Po e l'antico fiume Lirone (inglobato poi dal maggiore). Venne fondata dal nonno paterno di Matilde di Canossa, Tedaldo, nel 1007 e affidata ai monaci benedettini. Settant'anni dopo aderì alla riforma di Cluny e contribuì alla diffusione della riforma gregoriana nell'Italia settentrionale. Accrebbe enormemente la sua importanza grazie alle donazioni di Matilde (il cui corpo fu qui ospitato tra il 1115 e il 1632). Dopo un lungo periodo di decadenza, rifiorì dal 1420, quando passò alla congregazione di Santa Giustina di Padova. Le fabbriche medievali vennero ricostruite e ampliate durante il XVI secolo e lo stesso Giulio Romano prese parte al lavori. Il monastero fu soppressa durante l'epoca napoleonica: diversi edifici vennero demoliti o abbandonati e l'archivio e biblioteca andarono dispersi. Si sono conservati tre chiostri, il refettorio grande, l'infermeria nuova e la chiesa. L'attuale aspetto della struttura è il risultato di un lungo restauro iniziato verso la fine del XX secolo.
L'Abbazia è un complesso imponente, costituito da numerosi edifici in origine destinati alle attività dei monaci e dagli spazi che nel corso dei secoli sono stati annessi. Il nucleo centrale si articola attorno ai chiostri dei Secolari e di S. Simeone. Tra i due chiostri si trova la chiesa (rifatta da Giulio Romano nel 1540), con la sacrestia e la chiesetta di S. Maria. A questa prima parte si aggiungono altri corpi di fabbrica autonomi.
Attualmente il complesso ospita il Museo Civico Polironiano, un ricco museo etnografico (oltre 13000 pezzi) che raccoglie testimonianze materiali e immateriali della vita contadina nella Pianura Padana, tra le quali spicca un'importante collezione di carri agricoli.
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L'Abbazia è un complesso imponente, costituito da numerosi edifici in origine destinati alle attività dei monaci e dagli spazi che nel corso dei secoli sono stati annessi. Il nucleo centrale si articola attorno ai chiostri dei Secolari e di S. Simeone. Tra i due chiostri si trova la chiesa (rifatta da Giulio Romano nel 1540), con la sacrestia e la chiesetta di S. Maria. A questa prima parte si aggiungono altri corpi di fabbrica autonomi.
Attualmente il complesso ospita il Museo Civico Polironiano, un ricco museo etnografico (oltre 13000 pezzi) che raccoglie testimonianze materiali e immateriali della vita contadina nella Pianura Padana, tra le quali spicca un'importante collezione di carri agricoli.
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Sito del Museo Civico Polironiano:
http://www.museocivicopolironiano.it
http://www.museocivicopolironiano.it