04/09/2002

LETTERE AL METRONOMO


2002_09_04_003
Evento ripetuto


Anteprima nazionale Un metronomo, come fosse un cuore che batte, scandisce il ritmo (qui rabbioso, lì ossessivo o rassegnato) delle parole che compongono un epistolario in versi. Le lettere sono indirizzate agli amici e ai nemici, agli amori vecchi e nuovi. Le luci si accendono su un musicista alla consolle e su una cantante. Cerami è in proscenio, dietro al leggio.

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Italiano
È iniziata sotto la pioggia la prima delle quattro serate con Vincenzo Cerami, con gli spettatori a far la fila fuori dal Palazzo d'Arco insieme a Nicola Piovani, autore delle musiche che hanno accompagnato lo spettacolo. E l'atmosfera, spente le luci, è stata creata anche grazie al persistente ticchettio della pioggia che a turno si sovrapponeva e sostituiva quello del metronomo, cuore pulsante della città che fa da sfondo alle lettere scritte e interpretate da Cerami. Lettere scritte ad amici e nemici, amate ed amanti, con ritmo ora frenetico ora tranquillo, ossessivo o dolce, senza abbandonare mai una certa vena ironica a tratti naturalmente amara. Non ci resta che seguire quindi le prossime serate, sperando che il tempo permetta l'utilizzo della sede naturale dell'evento, con i giochi di luce preparati dagli autori.

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