05/09/2002
DITE LA VOSTRAAA...
2002_09_05_041
Dagli scritti giovanili di Cesare Zavattini
Ivano Marescotti: voce recitante; drammaturgia di Giorgio Belledi e Giulio Conti
L'azione si immagina nello studio di Zavattini, dove il giovane scrittore ragionando, argomentando e parlandosi addosso, crea parabole morali sul filo del paradosso, personaggi che dialogano con lui, viaggi nella fantasia dove anche lo scrittore diventa personaggio. A parte qualche venatura malinconica, la lettura-spettacolo è pensata per essere divertente, satirica, buffonesca, fantasiosa, con in più l'essere 'zavattiniano', il saper guardare avanti, in grande, il vedersi, come scrittore, uomo fra gli uomini: buono ed egoista, povero e matto, peccatore e innocente.
Ivano Marescotti: voce recitante; drammaturgia di Giorgio Belledi e Giulio Conti
L'azione si immagina nello studio di Zavattini, dove il giovane scrittore ragionando, argomentando e parlandosi addosso, crea parabole morali sul filo del paradosso, personaggi che dialogano con lui, viaggi nella fantasia dove anche lo scrittore diventa personaggio. A parte qualche venatura malinconica, la lettura-spettacolo è pensata per essere divertente, satirica, buffonesca, fantasiosa, con in più l'essere 'zavattiniano', il saper guardare avanti, in grande, il vedersi, come scrittore, uomo fra gli uomini: buono ed egoista, povero e matto, peccatore e innocente.
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Italiano
In un affollato Teatro Bibiena, Ivano Marescotti nella produzione de I Teatri di Reggio Emilia recita le opere del giovane Cesare Zavattini, scelte dalla recente raccolta "Opere" curata da Giulio Conti. L'attore è un ispirato Zavattini, immerso nelle carte del suo studio, che medita e crea letteratura sull'inevitabile scorrere del tempo, su un'irriverente storia d'amore tra Adamo ed Eva, sul fingersi morto per vivere, sul paradosso dei bambini che si preoccupano degli adulti. È lo sguardo sul mondo di un uomo, calato nella realtà in modo 'zavattiano', con pregi, difetti e contraddizioni. Il risultato è una letteratura divertente, ironica, fantasiosa che a volte lascia spazio alla malinconia, ma il cui fine ultimo è sempre lo spettacolo.