06/09/2003
Hans Magnus Enzensberger con Anna Chiarloni
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Autore di romanzi a sfondo storico, di drammi teatrali, di saggi su scienza politica e società, nonché di una vastissima produzione poetica, Hans Magnus Enzensberger è intellettuale a cui è difficile accostare altri scrittori europei di pari varietà d'interessi e ampiezza di raggio creativo. Tra le sue opere ricordiamo "Il mago dei numeri" e "La breve estate dell'anarchia", sulla guerra civile spagnola. Lo incontra la germanista Anna Chiarloni.
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«Non sono uno di noi». Apre l'incontro con Hans Magnus Enzensberger una citazione, tratta da un suo libro, che rende pienamente la personalità, distaccata e al contempo partecipe della Grande Storia, dell'intellettuale disilluso e del poeta delle piccole cose. Tra brevi ed avvolgenti reading e argute osservazioni polemiche («non mi occupo di politica oggi perché è noiosa») il brillante e poliedrico poeta, saggista e quant'altro, diverte e affascina il pubblico virgiliano. Il percorso ideato da Anna Chiarloni attraversa la produzione variegata del professore, che con fare critico e leggero spazia da Cuba agli Stati Uniti, dall'infantilismo anarchico all'anarchismo infantile, all'educazione elementare; quest'ultimo interesse ha portato il professore a scrivere il suo libro più noto in Italia, "Il Mago dei Numeri", proposta per un nuovo metodo di insegnamento delle basi della matematica. Irritato forse dalle domande troppo lunghe dell'intervistatrice, il pubblico ha preteso presto la parola, non riuscendo però a conferire all'incontro lo stesso spessore dell'incipit.