07/09/2003

Melania Mazzucco e Gian Antonio Stella

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"Vita", il romanzo della giovane e pluripremiata Melania Mazzucco e "L'orda. Quando gli Albanesi eravamo noi", il saggio-inchiesta del giornalista Gian Antonio Stella affrontano in modi diversi il tema dell'emigrazione attraverso storie di partenze, povertà e non ritorni. In un momento storico in cui l'Italia è divenuta terra di immigrazione, i due autori ci aiutano a ricostruire questo passato non troppo remoto che ha coinvolto milioni di nostri connazionali.



Battello ore 15.00
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Italiano
Il tema dell'emigrazione è ritornato più volte in questa edizione del Festival. Il premio Strega Melania Mazzucco lo affronta parlando, nel suo ultimo romanzo "Vita", della storia del nonno Diamante, partito anche lui, come tanti altri italiani, all'inizio del Novecento in cerca del «sogno americano». Riferendosi al libro, l'autrice, insieme a Gian Antonio Stella, racconta com'era vivere in Italia un secolo fa. L'immagine di un Paese bucolico e tranquillo viene sfatato attraverso le testimonianze di un mondo contadino ridotto in miseria, dove la mortalità infantile era al culmine e la maggior parte della gente non possedeva altro che le proprie braccia per lavorare. Un'Italia di cui non dobbiamo vergognarci, ma dalla quale dobbiamo trarre insegnamenti come coraggio e volontà di ferro. Il dibattito si è quindi concentrato sull'attualità, fatta anch'essa di persone costrette a lasciare i propri paesi d'origine per cercare qualcosa che troveranno, forse, a caro prezzo in un paese straniero. Il passato apre gli occhi sul presente, arricchendo i commenti del pubblico.

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