08/09/2004

Mario Cavatore con Gianmaria Testa e Michele Serra


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Mario Cavatore è un esordiente di quasi sessant'anni. Il seminatore è una storia di zingari e di una vendetta, che colpisce per la capacità a prima vista naturale di raccontare una vicenda drammatica con un linguaggio che non cede mai alla tentazione delle forzature, ma si propone con il sapore della parole misurate, essenziali, impastate dal dolore, dalla solitudine di una sofferenza disumana, senza speranza. Dialogano con lui il musicista Gianmaria Testa e lo scrittore Michele Serra.

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Italiano
L'ottava edizione di Festivaletteratura si apre con l'evento di tre personaggi che rappresentano davvero l'anima di questa manifestazione: lo scrittore Mario Cavatore, il giornalista Michele Serra e il cantautore Gianmaria Testa. I tre dialogano, scherzano, parlano di culture diverse e razzismo, ma anche di musica e cucina. C'è spazio per le canzoni di Testa e per il libro di Cavatore, il tutto 'moderato' dalle battute di Serra. Durante la vivace e attentamente seguita conversazione si toccano anche alcuni dei temi principali del Festival: la lettura fa bene a tutti ed è importante leggere per avere sensibilità e conoscenza. La conoscenza reciproca infatti è l'unico antidoto contro il razzismo e attraverso la lettura si arriva ad ascoltare maggiormente la propria umanità, requisito indispensabile per una convivenza pacifica.

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