09/09/2004

Miljenko Jergović


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Miljenko Jergović è il più conosciuto tra i giovani autori bosniaci. Nato a Sarajevo nel 1966, Jergović mescola i generi e gli stili, passando dalla prosa filosofica al romanzo epico, dalla cronaca dell'attualità al lirismo. Le vicende private - come in "Mama Leone" - si intrecciano con la storia della Jugoslavia fino al suo dissolvimento, e nel contempo con questioni come la percezione del tempo, il dolore della perdita, la precarietà degli affetti. 

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Il Prof. Ferrari apre l'incontro con Miljenko Jergovic definendolo come uno degli autori più rilevanti nel panorama dei nuovi scrittori bosniaci, il ponte tra una vecchia generazione e una nuova. Miljenko Jergovic porta qui a Mantova un'immagine della città che più di tutte sente sua: Sarajevo. È per lui, infatti, la città pietra di paragone con tutte le altre, quelle in cui è stato e quelle in cui è vissuto. Ma c'è molto di più: il giovane autore lega la sua opera e se stesso al fascino e al mistero di Sarajevo, ma anche alla sua complessa drammaticità che rivive magicamente in opere come "Mama leone" e "Hauzmajstor Sule il custode della memoria". La difficoltà di approccio è anche una sfida che Jergovic vince aprendo il dialogo con il suo pubblico così: «leggerei solo una poesia per farvi sentire come suona». La musicalità della sua poesia ci rapisce e ci incanta e noi non possiamo fare altro che applaudire.

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