10/09/2004
Roberto Amato
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Roberto Amato, poeta viareggino, si è aggiudicato nel 2003 il Premio Viareggio-Rèpaci con la raccolta "Le cucine celesti". «La porta della cucina» recita la motivazione del premio «è la soglia oltre la quale si spalanca la dimensione spirituale, mentre gli spazi celesti riportano continuamente al corpo, alla sua verità fisiologica. Questo poeta, dotato di una grazia e di un'inventiva straordinarie, ha creato un mondo di fate incantate e prosaiche che abitano la sfera della fiaba e della quotidianità, mitiche e familiari». Lo introduce il giornalista e scrittore Ennio Cavalli.
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Italiano
Protagonista delle "Cucine celesti" del poeta viareggino Roberto Amato è la figura della donna, e la cucina è il teatro dove tutto prende vita. Cucinano, allevano, creano e addirittura volano, tutto nel luogo di ritrovo per eccellenza. Sono lo spirito della casa e del mondo. È così che, conversando con il giornalista e scrittore Ennio Cavalli, Roberto Amato ci mostra la plateale infanzia inventata di un poeta, quasi un'opera buffa. Perché è la scrittura che crea la realtà ed in fondo uno scrittore crea ciò che vorrebbe avere o leggere. Ci immergiamo così in munodo popolato da donne ed orchesse, da nonne che volano e fate che mangiano in un susseguirsi di associazioni che non potremmo neanche immaginare.