10/09/2005
POETI, POESIA E ANTOLOGIE DEL NOVECENTO
2005_09_10_154
1. La poesia italiana dal 1960 a oggi.
Quell'esercizio critico che va sotto il nome di 'antologia', che negli anni Sessanta Luciano Anceschi definì, licenziando la sua "Lirica del Novecento", «estremo, difficile, e anche sempre un po' indiscreto», sembra essere oggi tornato di grande interesse. Due antologie recenti disegnano e interpretano, nei loro diversi modi, la fertile complessità della poesia dell'ultimo quarantennio del Novecento. Due incontri per leggerle e discuterne insieme ai curatori e ai poeti. Ne parla il curatore Daniele Piccini, con interventi e letture dei poeti Vivian Lamarque e Milo De Angelis.
Quell'esercizio critico che va sotto il nome di 'antologia', che negli anni Sessanta Luciano Anceschi definì, licenziando la sua "Lirica del Novecento", «estremo, difficile, e anche sempre un po' indiscreto», sembra essere oggi tornato di grande interesse. Due antologie recenti disegnano e interpretano, nei loro diversi modi, la fertile complessità della poesia dell'ultimo quarantennio del Novecento. Due incontri per leggerle e discuterne insieme ai curatori e ai poeti. Ne parla il curatore Daniele Piccini, con interventi e letture dei poeti Vivian Lamarque e Milo De Angelis.
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Italiano
Davanti ad un pubblico nutrito e molto partecipe, al Chiostro di San Barnaba il critico letterario Mario Artioli introduce "La poesia italiana dal 1960 ad oggi", antologia curata da Daniele Piccini. L'opera è suddivisa in due macro sezioni: la prima termina con gli anni sessanta, mentre la seconda presenta gli autori successivi, arrivando fino ai giorni nostri; in questo modo si stabilisce una consequezialità con antologie uscite in precedenza, nonostante la raccolta di Piccini si distingua per un'ottica nuova. Nel proprio intervento il critico e giornalista umbro spiega le tensioni che lo hanno portato a questa compilazione, sottolineando le difficoltà di riunire i decenni settanta, ottanta e novanta sotto un'unica sezione dell'antologia, essendo essi molto fitti delle più diverse tematiche, e per il fatto che ogni autore ha una propria, peculiare voce poetica non facilmente ascrivibile a nessuna corrente definita. L'incontro si conclude, così come era iniziato, con una lettura di alcune poesie di Milo De Angelis e di Vivian Lamarque, due tra i numerosi poeti presenti nel volume esaminato.