10/09/2005

Daniel Libeskind con Attilio Terragni


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«Il mio lavoro prende il via da alcune contraddizioni insanabili tra il metodo, l'idea ed il desiderio». Daniel Libeskind è autore di numerose opere a forte valenza simbolica - tra cui il Museo della Memoria Ebraica a Berlino - ed è il vincitore del concorso per la ricostruzione dell'area di Ground Zero. La sua architettura sembra volerci portare a misurarci con le irragionevolezze del mondo e della storia, portando il segno di un percorso formativo eccentrico. Dialoga con lui l'architetto Attilio Terragni.

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Daniel Libeskind dialoga con Attilio Terragni intorno al suo libro "Breaking round", una delle poche autobiografie di architetti nella storia dell'architettura. Più che di un'autobiografia, ha precisato l'architetto nato in Polonia e oggi trasferitosi a New York per seguire il cantiere di Ground Zero, si tratta dello spaccato di un momento storico. Dall'apertura dei lavori sull'area occupata dalle torri gemelle del World Trade Centre tutti gli chiedono quali siano i suoi spunti di lavoro: con questo libro Libeskind vuole relazionare la disciplina architettura con la biografia - non solo la propria -, per dimostrarne la concretezza. Libeskind ha sottolineato nella sua formazione quanto siano state importanti la libertà e la democrazia - che mancavano nella Polonia dei suo primi anni - per poter seguire liberamente le proprie idee e realizzarle in architettura. Architettura che deve coinvolgere gli esseri umani in maniera totale, attraverso i sensi, e colpire quel «4% di DNA che ci differenzia dagli altri animali: la memoria». La memoria della catastrofe è stata infatti la base di due delle maggiori opere di Libeskind: oltre a Ground Zero, il museo della memoria ebraica di Berlino. Libeskind ha poi accennato al monumento che inaugura domani a Padova, nel quarto anniversario dell'11 settembre, "Luce e memoria", opera duramente contestata eppure emozionante, dove una trave del World Trade Centre viene sospesa e schermata da una cortina di vetro, per ricordare un attacco a tutti gli esseri umani.

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