07/09/2006
ILLUSTRARE I PROMESSI SPOSI
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«Cosa far vedere quando si parla di Don Rodrigo? Il duello? (...) Una illustrazione di questo tipo poteva funzionare fino agli anni '50, quando i lettori non avevano a disposizione una ricca iconografia. (...) Oggi non serve più. Meglio allora far sentire la forza dei potenti che schiacciano i deboli, far vedere il sangue». Così la pensa Federico Maggioni, illustratore che ha già al suo attivo le tavole di un'edizione di "Cuore". La sua sfida ai "Promessi Sposi" è aperta, e ne parla con Bruno Gambarotta.
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Italiano
Nello splendido teatro Bibiena ha luogo la presentazione de "I Promessi Sposi" illustrato da Federico Maggioni. Con lui Bruno Gambarotta, i due hanno raccontato i disegni con cui Maggioni ha interpretato il libro, incrociando la storia dei Promessi Sposi con la propria esperienza. Gambarotta innanzitutto rende omaggio al libro di Manzoni: «È un paradigma dello stato italiano». Ne sottolinea l'importanza per capire l'Italia di oggi, in cui si possono ritrovare delle costanti: leggi emanate e mai rispettate, prepotenza dei potenti. "I Promessi Sposi" sono uno dei libri per adulti più illustrati in Italia, con precedenti importanti: da Gonin a Previati. L'interpretazione di Maggioni è noir: il nero è una scelta voluta che prevale in tutto il libro, spiega Maggioni, e la storia della monaca di Monza è in realtà più cruenta di come la leggiamo nel romanzo di Manzoni. Secondo Maggioni oggi non è più possibile illustrare come negli anni '50: la nostra vita è circondata da tv, cinema e teatro. L'influenza teatrale nelle sue illustrazioni è evidente e Maggioni racconta di essere influenzato dalle scenografie di Ferretti. L'invito di Maggioni è di guardare le illustrazioni cogliendo il metodo, piuttosto che limitarsi a soggettive valutazioni estetiche. La sua ricerca cerca di scavare nell'anima dei soggetti che rappresenta.