08/09/2006
QUALE FUTURO PER IL CLIMA DEL PIANETA? Sfide e opportunità per l'uomo e per la scienza
2006_09_08_083
Da diversi anni il clima del pianeta e le sue variazioni sono oggetto di speciale attenzione e motivata preoccupazione per il futuro del mondo e dell'umanità. Ma quanto sappiamo dei fattori che concorrono a modificare il clima? E qual è il ruolo dell'uomo in tutto ciò? Queste e altre domande ci permettono di comprendere come l'importanza della meteorologia oggi vada ben oltre le classiche 'previsioni del tempo'. Franco Prodi, tra i fondatori del Corso di Laurea in Meteorologia dell'Università di Ferrara, e Dino Zardi, meteorologo 'ufficiale' di Festivaletteratura, ci introdurranno a questa disciplina partendo proprio dalle questioni più attuali.
L'evento 083 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Salone Mantegnesco dell'Università.
L'evento 083 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Salone Mantegnesco dell'Università.
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Sempre più spesso in prima pagina, discusso durante meeting internazionali e affrontato in economia, il clima sta diventando un problema che non si può trascurare. Non stupisce, quindi, che non si riesca a trovare una poltrona libera nel Salone Mantegnesco dove Franco Prodi, Professore Ordinario di Fisica presso l'Università di Ferrara, affronta la questione dal punto di vista scientifico. Si comincia esplorando il clima del passato, per poter intuire il suo andamento futuro, scoprendo le componenti del sistema ambiente e le sue variabili, fino ad arrivare ai cambiamenti apportati dall'uomo. Valori percentuali, formule e analisi rendono evidente ciò di cui ci eravamo già accorti: il clima sta cambiando, ed è anche colpa nostra. Ma se la pressione sociale pretende una soluzione rapida e, preferibilmente, indolore, la ricerca scientifica richiede inevitabilmente tempi più lunghi, tecnologia sempre più avanzata e soprattutto una comunione d'intenti che è del tutto assente dal panorama italiano nei confronti di quello che ormai sta diventando IL problema.