09/09/2006

INDIMENTICABILI QUEGLI ANNI. I Settanta nei romanzi di Bruno Arpaia e Francesca d'Aloja


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Due visioni di un'epoca irripetibile: l'esordiente Francesca d'Aloja ("Il sogno cattivo") la racconta in un lungo e affollato elenco di suggestioni e protagonisti e attraverso le vicende di due amiche adolescenti; Bruno Arpaia ("Il passato davanti a noi") attraverso un alter ego che vuole riportare alla memoria gli anni dell'impegno e forse delle illusioni. Conduce l'incontro Marino Sinibaldi.

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Italiano
Si comincia a parlare senza remore dei memorabili anni Settanta, si continuano a scriverne libri. Francesca d'Aloja ha esordito nel mondo letterario con Il sogno cattivo (del quale a appena cominciato a stendere una sceneggiatura cinematografica) e Bruno Arpaia ha appena pubblicato "Il passato davanti a noi". Questa mattina ne hanno discusso a Palazzo San Sebastiano insieme a Marino Sinibaldi, noto giornalista radiofonico. Ci hanno spiegato il loro amore per una porzione di storia così intensa, il loro punto di vista sugli eventi e sulle sue atmosfere. Arpaia ha condiviso i toni profondamente politici di tale storia negli anni della giovinezza, insieme agli amici del suo paese natale, situato alla periferia napoletana. D'Aloja ne ha amato la musica, ma non ha potuto fare esperienza diretta delle sue complessità, perché troppo giovane. Nel pubblico ognuno dice la sua, perché degli anni settanta si è appena cominciato a parlare apertamente ma si intuisce facilmente che di discuterne a voce alta non si finirà mai.

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