09/09/2006

Gregory D. Roberts con Folco Terzani


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«Scrivere fu una delle cause della mia salvezza: la disciplina e l'astrazione necessarie a tramutare la vita in parole scritte, ogni giorno, mi aiutarono a sopportare la vergogna e la sua parente stretta, la disperazione». Gregory D. Roberts ha affidato alla scrittura i tormenti di una vita da irregolare. Condannato per rapina a mano armata, ricercato da mezzo mondo, trafficante d'armi in Afghanistan, contrabbandiere e falsario in India - dove fonda un ospedale per indigenti - in carcere comincia a scrivere una biografia progettata in quattro volumi, di cui Shantaram ('uomo della pace di Dio') non è che il primo. Lo incontra Folco Terzani, autore insieme al padre Tiziano di "La mia fine è il mio inizio".

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Italiano
Il bandito gentiluomo Gregory D. Roberts e Folco Terzani incantano la platea di Palazzo San Sebastiano. «Ho preparato questo incontro per due mesi» confessa Terzani, «ieri ho incontrato Gregory per un'ora e ho deciso di buttare tutto dalla finestra!». Non ci sono domande per un personaggio come Roberts, o forse ce ne sarebbero troppe da fare. È il racconto della sua vita a dire tutto, tanto basta. A sedici anni abbandona la scuola per mantenere la donna che ama. Riesce a diplomarsi continuando a lavorare per la sua famiglia e frequentando la scuola serale; viene subito notato in ambiente universitario come studente modello di politica, letteratura e filosofia e questo gli permette di diventare molto stimato nell'ambiente intellettuale. Nel frattempo inizia la sua militanza politica, schierandosi apertamente contro la guerra in Vietnam. Sua moglie, invaghitasi di un altro uomo, decide di lasciarlo solo con la figlia di quattro anni e si trasferisce in America, per poi tornare ed ottenere, con una feroce battaglia legale, l'affidamento della piccola. Gregory, disperato, pensa al suicidio, quando un suo collega gli inietta nelle vene la prima dose di eroina. Diventa un tossicodipendente e un criminale. Questa è la mia esperienza: due guerre, ricercato in tutto il mondo, due anni di cella di isolamento sottoterra per imparare che non c'è nessun cuore umano così perduto da non poter essere ritrovato.

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