10/09/2006

NARRARE LA STORIA


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Edgarda Ferri ci ha regalato attraverso i suoi libri una serie di avvincenti ricostruzioni biografiche di alcuni protagonisti della Storia - "Letizia Bonaparte"; "Io, Caterina"; "Piero della Francesca"; "La Grancontessa" e il recente "Il sogno del principe" -. Sul fascino inalterato che queste figure eccezionali mantengono a distanza di secoli e sulla Storia come inesauribile fonte di storie, la giornalista e scrittrice mantovana parla con Flavio Caroli, storico dell'arte ed autore di "Arte d'Oriente, Arte d'Occidente".

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«Racconto la storia di grandi figure del passato perché nelle loro vite e nelle loro opere ho visto qualcosa che mi ha incuriosito e deve essere raccontato»; così Edgarda Ferri al Chiostro di Santa Paola ha spiegato come nasce la sua passione per le biografie di personaggi storici. L'evento, incentrato sull'ultimo libro della Ferri ("Il sogno del principe"), sulla vita di Vespasiano Gonzaga, si è aperto con un omaggio, o meglio un'elegia, di Flavio Caroli alla bellezza - quasi cristallizzata - ed alla fisicità di Sabbioneta, frutto del sogno di Vespasiano Gonzaga. Vespasiano Gonzaga volle, con Sabbioneta, costruire la città ideale, quasi la nuova Roma, dando vita con spirito anarchico ed individualista ad una piccola corte, legata tuttavia alla grande corte di Madrid, in ragione dei servigi militari che il Gonzaga offrì a Filippo II. Gonzaga pagò però la realizzazione del suo sogno con profondi drammi che ne segnarono la vita privata. Verosimilmente uccise la prima moglie, che aveva intrecciato una relazione con un giovane. Si sposò in seconde nozze con una nobile spagnola che disdegnò il suo sogno di città ideale e mai nulla volle sapere di Sabbioneta. Ma fu egli stesso artefice della sua più grande tragedia, uccidendo fortunosamente il figlio maschio, l'erede del suo progetto, durante un litigio. E tutto ciò Edgarda Ferri lo racconta partendo da uno straordinario artificio narrativo: immagina che in una stanza del palazzo di Sabbioneta durante una lunghissima nevicata vi sia Vespasiano Gonzaga morente con accanto l'ultima moglie, quasi la proiezione della sua coscienza, che lo porta a rivedere ed analizzare le sue scelte di vita. Un racconto affascinate, la magia della Storia che si fa storia.

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