07/09/2007

CRESCERE A BEIRUT


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dai 14 anni in su

Nisrine Ojeil, responsabile della redazione di "Qira' at Saghira", rivista libanese di libri per ragazzi, intervista lo scrittore Samah Idriss autore di romanzi per adolescenti, tra cui "Al-Malga'" ("Il rifugio") e "Nassab" ("Il truffatore"), dove la guerra non è che lo sfondo della vita quotidiana a Beirut di un ragazzo con le sue paure e i suoi amori. Coordina Enrica Battista.

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Crescere a Beirut e spiegarlo ai giovani: difficile tematica che non poteva non ricadere nella politica e nella situazione militare del Libano. Dopo aver parlato dei romanzi di Samah Idriss e dei personaggi che anima, le domande e gli interventi sono passati alla situazione dei giovani in un paese considerato liberale, ma alle prese con la guerra e le occupazioni. Si è parlato di come l'amore e la guerra vengano censurate e a come si tenti di limitare e orientare il pensiero critico di chiunque stia per votare, perché non si è ancora pronti a creare una rivoluzione interna capace di cambiare le cose. La guerra è sempre stata vista come subita e non come provocata e ormai il rapporto tra adulti e giovani è rigido, tende a celare l'esterno, l'amore e tutto quello che riguarda il mondo 'occidentale'. Ecco ciò che si sono proposti di fare la redattrice Nisrine Ojeil, editrice di una rivista per giovani, e Idriss, autore di romanzi: dare una svolta alla cultura e al pensiero patriarcale, aumentando soprattutto l'interazione tra genitori e figli.

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