04/09/2008 - Pagine Nascoste

ETEL ADNAN. WORDS IN EXILE


2008_09_04_PN1745
Evento ripetuto


di Vouvoula Skoura, Grecia, 2007, 52' versione originale inglese, sottotitoli in italiano. Anteprima italiana. 

Presentano il film Najwa Barakat ed Elisabetta Bartuli


Un ritratto della scrittrice e pittrice libanese, attraverso un caleidoscopio di immagini, lingue e nazionalità. Nata a Beirut, da madre greca di religione cristiano-ortodossa e da padre siriano di religione musulmana, Etel Adnan ha studiato alla Sorbona e ad Harvard e vive oggi tra Parigi e la California. Cresciuta in uno stimolante universo a cavallo tra Est ed Ovest, ha fatto dell'anti-dogmatismo l'unica sua certezza, diventando una delle più importanti scrittrici della diaspora araba.

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Italiano
In un toccante documento sulla vita della scrittrice e pittrice libanese Etel Adnan, la regista Vouvoula Skoura ci svela il pensiero di una 'cittadina del mondo'. «I libri che scrivo sono case che costruisco per me stessa» dice Etel Adnan, la quale dichiara di vivere nel mondo non solo per le sue origini multietniche ma anche per il suo sentirsi vicina alla gente ed agli ambienti della vita quotidiana quali bar, negozi e piazze, che ella stessa definisce sue case. Introdotto da Najwa Barakat, scrittrice libanese, e da Elisabetta Bartuli, studiosa di letteratura araba, il documento audiovisivo è il ritratto di una donna politicamente impegnata, che esprime le sue idee mai dogmatiche né fanatiche, su tematiche quali la guerra civile in Libano, il femminismo ed il fanatismo religioso. Vouvoula Skoura ha dichiarato di essersi appassionata alla storia della Adnan, dopo averla incontrata e conosciuta ad uno spettacolo teatrale in Grecia, in cui discussero del multilinguismo. Le lingue e la scrittura sono strumenti importantissimi; la scrittura, in particolare, è necessaria per la sopravvivenza dell'umanità. Il film è stato girato in bianco e nero, con immagini sospese dall'alto e dal basso e solo pochi fotogrammi a colori. «Nonostante la distruzione sia sempre seguita da una ricostruzione, le cose non torneranno mai come prima». Queste le parole di Etel Adnan che guarda alla vecchia Beirut con nostalgia ma che vede, in una foto di Beirut distrutta, una catastrofe momentanea che porterà alla nascita di una nuova generazione.

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