07/09/2008
LO ZOHAR, CAPOLAVORO DELLA QABBALAH . La mistica tra racconto e contemplazione
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Strutturato come un commento alla Bibbia, in una cornice di pochi personaggi che sospirano, piangono, inveiscono e vengono talora rapiti in cielo, lo "Zohar" contiene passi di intensissima forza contemplativa. Gli storici del pensiero lo studiano come documento di una rarefatta fenomenologia religiosa, ma il lettore curioso può trovarvi una fonte quasi inesauribile di racconti e di scenografie cosmiche. Giulio Busi, curatore della prima importante antologia italiana dello "Zohar", ci guida alla conoscenza di questo indiscusso capolavoro della mistica e della letteratura ebraica.
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Italiano
Nonostante la mistica ebraica sia un argomento complesso e di non facile divulgazione, la Chiesa di S. Paola, che ospitava stamane l'incontro con Giulio Busi sullo "Zohar", ha registrato il tutto esaurito. Un pubblico oltremodo attento (come hanno dimostrato le numerose domande alla fine dell'evento) ha seguito la presentazione, lineare e appagante, di Giulio Busi, studioso di misticismo ebraico, tematica che affronta anche da un punto di vista estetico e letterario. Busi ha presentato lo "Zohar" come un testo esoterico, un testo cifrato con un enorme forza espressiva, che ha attratto in passato l'interesse di umanisti, scrittori come Spencer e Milton, fino ai contemporanei Proust e Borges. Opera collettiva di un gruppo elitario di mistici spagnoli della seconda metà del XIII secolo, dotati di un notevole talento letterario, lo "Zohar" si caratterizza per la differenza di toni e un linguaggio altamente immaginifico. Scritto in risposta all'offensiva cattolica in atto in Spagna contro la cultura ebraica, il testo tende a ricostruire una cosmizzazione di Israele e della diaspora. Attraverso immagini verbali, il testo esplora il divino, alla ricerca dell'unità degli opposti e utilizzando una grammatica del paradosso, della contraddizione tra visibile e invisibile. Suggestiva infine, la lettura di alcuni passi dello "Zohar" da parte di Edvige Ciranna, attrice siracusana.