07/09/2008
L'EMERGENZA EDUCATIVA
2008_09_07_213
Ragazzi che vanno a scuola senza più sapere perché. Ragazzi che arrivano alle prime pagine dei giornali per la scorciatoia di qualche gesto eclatante e violento. Ragazzi abbandonati, stranieri, alla ricerca di un padre e, forse, di un limite. Si parla di emergenza educativa nel nostro paese, di scuole che non funzionano, di ruoli genitoriali da ritrovare. Senza facili sociologismi ma partendo dalla propria esperienza e dalla propria (e altrui) scrittura, affrontano questi temi Eraldo Affinati ("La città dei ragazzi") e Marco Rossi Doria ("Di mestiere faccio il maestro"), insieme al giornalista Stas' Gawronski.
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Italiano
Stas' Gawronski si siede tra Eraldo Affinati e Marco Rossi Doria e si inizia a parlare di "Emergenza educativa". Cosa significa essere in emergenza? Per capirlo bisogna scendere nell'esperienza, ed è questo che ci fa fare il il Prof. Affinati. Storie di ragazzi immigrati, arrivati in Italia nei modi più improbabili e tracciando le vie più rischiose. Solo perché non avevano nulla, solo perché dovevano salvarsi. La necessità di salvarsi. Educare questi ragazzi significa entrare nelle loro vite, apprendere dalle loro parole. Ma "Emergenza" è anche quella degli insegnanti che hanno bisogno di una guida, di un nuovo patto con i genitori, di un nuovo dialogo con le istituzioni. Poi è il momento del Prof. Doria, che ci dice che oggi gli insegnanti devono combattere contro la società, la politica, la televisione, perché propongono un modello non sostenibile. E così, tra allievi difficili e insegnati da seguire, il dibattito cerca di tessere la trama di quella che è oggi la scuola in Italia, tra falle incontenibili e storie di quotidiana eroicità. Una educazione umana, per non perdere speranze.