11/09/2009

LEGGERE È UN VIZIO STUPENDO


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In un appartamento di città senza libri, sedati a tarda sera malintesi, rancori, smancerie compensative e il rantolo della tv, insomma le parche consolazioni dello stare insieme, non resta per aria che l'odore di cucina. È proprio allora che in una casa con libri, lampeggia nel buio 'l'altrove', cominciano a sciamare avventurose solitudini cugine dei sogni. Una riflessione ad alta voce dell'autore di "Il vizio di leggere".

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Il vizio di leggere è una passione irresistibile, incontenibile e come tale, per chi ne è 'afflitto' più o meno consapevolmente, è impossibile scrollarselo di dosso. Non importa quanti progressi faccia la tecnologia, quanto veloce o minimo sia il supporto futuribile che andrà a sostituire le pagine dei libri tradizionali, la verità è che perdersi tra le parole, viaggiare nei sentimenti che esse evocano, attraversare epoche e posti sconosciuti, immedesimarsi nelle vite di questo o quel personaggio, insomma abbandonarsi ai sogni è proprio una impagabile disfatta. Se poi è Vittorio Sermonti a raccontarci di tutto ciò, con la sua esperienza e la sua classe, allora siamo di fronte ad una specie di... magia.

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