11.09.2009
GIORGIO AMBROSOLI, STORIA DI UN UOMO LIBERO
2009_09_11_221
Carlo Lucarelli, Nicola Tranfaglia e Umberto Ambrosoli ricordano l'avvocato Giorgio Ambrosoli.
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Italiano
Sul palco del Teatro Ariston, Carlo Lucarelli, Nicola Tranfaglia e Umberto Ambrosoli parlano dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, ucciso dalla mafia. Raccontano la storia di questo uomo comune, questo «eroe borghese», per tenerne viva la memoria ma anche per dimostrare che ognuno, nel suo piccolo, può e deve fare qualcosa per il mondo e per la società in cui vive, una volta acquisita la consapevolezza della propria responsabilità.
«Trent'anni fa», ricorda Ambrosoli, «si diceva: la mafia non esiste»; le cose ora sono cambiate, ma la mafia non sembra ancora essersi indebolita. Ma ogni persona può scegliere (usando la metafora creata da Lucarelli) di «mettere la mano davanti alla locomotiva», perché non è inutile. Anzi.
«Trent'anni fa», ricorda Ambrosoli, «si diceva: la mafia non esiste»; le cose ora sono cambiate, ma la mafia non sembra ancora essersi indebolita. Ma ogni persona può scegliere (usando la metafora creata da Lucarelli) di «mettere la mano davanti alla locomotiva», perché non è inutile. Anzi.