12/09/2009

L'ATTIMINO SFUGGENTE
. Il senso dell'umorismo nell'educazione


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La pratica dell'educazione richiede una grande tenacia e una costante attenzione ai bisogni dei bambini. Una strada forse poco battuta in campo pedagogico eppure ricca di sorprese è quella dell'umorismo, che può insegnare ai ragazzi e agli adulti a scoprire i lati insoliti delle cose, ad aprirsi alle sorprese, a facilitare le relazioni, ad accettare di mettersi in discussione. Fulvio Scaparro, psicoterapeuta ed autore di "La bella stagione. Dieci lezioni sull'infanzia e l'adolescenza", dialoga con Lella Costa su come sia importante saper ridere nel crescere i propri figli.

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Italiano
Gremito il cortile di Palazzo San Sebastiano per l'incontro con Lella Costa e Fulvio Scaparro. Con battute, allusioni al malcostume che imperversa in un certo Paese (non l'Italia!) e tempi degni di una consumata coppia di mattatori, i due protagonisti dell'evento, attrice comica lei, psicologo lui, hanno dimostrato che utilizzando il senso dell'umorismo si può parlare di argomenti estremamente seri, come il senso dell'umorismo, per l'appunto. Non si nasce col senso dell'umorismo. La capacità di prendere le distanze dalle cose, di misurarle e ridimensionarle non può essere nemmeno insegnata. Forma di difesa che si sostituisce alla beata incoscienza e all'assoluto ottimismo con i quali veniamo al mondo, il senso dell'umorismo si può sviluppare sin dalla prima infanzia solo in un ambiente mobile e non prevedibile. E se la capacità di ridere ci accomuna alle scimmie, nostre progenitrici, il senso dell'umorismo dimostra che, almeno un po', ci siamo evoluti.

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