13/09/2009 - Le pagine della cultura

LE PAGINE DELLA CULTURA


2009_09_13_PC0900
Lettura dei giornali a cura di Duan Veličković
 coordinamento di Stefania Mascetti e Alberto Notarbartolo



L'informazione culturale ha assunto uno spazio sempre più rilevante sulla stampa quotidiana e settimanale. Dalle storiche terze pagine dei quotidiani italiani, la cultura ha trovato nuovi spazi nelle pagine centrali e in inserti periodici, innovando gli stili e i contributi. La lettura delle pagine culturali è tanto più interessante a livello internazionale: le pagine culturali ci aiutano a capire di che cosa si sta parlando, che cosa si legge o si guarda nei vari Paesi, le spinte innovative e gli interrogativi che attraversano l'arte e la cultura. Festivaletteratura - in collaborazione con "Internazionale" - ogni mattina offrirà la rassegna stampa delle pagine culturali dei giornali di tutto il mondo. La rassegna stampa sarà commentata da un importante scrittore e giornalista straniero ospite del Festival.
English version not available
Italiano
Serbo-croato (cirillico)
Ore 9:00, Piazza Leon Battista Alberti. Stefania Mascetti, giornalista del settimanale "Internazionale", introduce ed intervista Duan Veličković, scrittore, giornalista ed editore serbo. Si parla di giornalismo e di cultura, naturalmente, ma non tanto di cultura statica, quella che nasce e si consuma nel proprio Paese, quanto di cultura dinamica, quella che circola oltre le frontiere. È la contaminazione. Quanto conta la contaminazione in Serbia? Qual'è lo stato del giornalismo europeo? Duan Veličković vede la contaminazione, nel senso di apertura, traduzione e influenza della stampa mondiale su quella nazionale, come l'unico modo per uscire dai cliché e dal provincialismo, sia in Serbia che nel resto d'Europa. Oggi tutto è mercato e, come tale, tutto è accettato o rifiutato. Bisogna opporsi all'estrema imposizione dei film, e dei gusti, ad esempio. E vigilare affinché questo non succeda con la stampa. Pertanto lo sguardo alle nuove tecnologie diviene fondamentale. Il telefonino è l'oggetto più usato nel mondo arabo: sarebbe utile sfruttarlo in tal senso ad esempio, e lo si sta già facendo. Tuttavia nonostante l'innovazione tecnologica avanzi, il libro o il giornale stampato non scompariranno, conclude Duan Veličković, poiché l'uomo non potrà mai rinunciare al valore di custodirli e alla sensazione di toccare la carta.

1Luoghi collegati