10.09.2010 - Scritture Giovani
SG REMEMBER
2010_09_10_068
Per molti giovani autori "Scritture Giovani" è stata l'occasione per imporsi all'attenzione del pubblico e per arrivare ad essere tradotti e pubblicati in altri paesi. Dopo un rapido e fortunato cammino editoriale, ecco che ritornano al Festival due ormai affermati talenti della giovane narrativa europea: Cynan Jones ("Scritture Giovani" 2007), autore di "La lunga siccità", e David Machado ("Scritture Giovani" 2008), uscito lo scorso anno in Italia con "Il favoloso teatro del gigante". Li incontra lo scrittore Paolo Colagrande.
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Italiano
All'interno della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, lo scrittore Paolo Colagrande ha dialogato con due degli autori stranieri scoperti negli scorsi anni proprio al Festivaletteratura, attraverso Scritture Giovani, vera e propria fucina di talenti da cui sono passati, tra gli altri, gli italiani Flavio Soriga e Chiara Valerio.
Così il gallese Cynan Jones ("La lunga siccità") e il portoghese David Machado ("Il favoloso teatro del gigante") hanno dapprima raccontato la loro esperienza all'interno di Scritture Giovani, per poi confrontarsi sull'importanza della storia, della vicenda raccontata, nei loro romanzi. Storia da trasformare in narrazione, hanno spiegato gli autori, o attraverso gli eventi o attraverso i personaggi del libro, per permettere ai lettori di «entrare» dentro i romanzi e farli in qualche modo loro.
Una breve riflessione sull'utilizzo del registro comico nelle loro opere e la lettura di alcuni stralci dei loro romanzi, prima di salutare il pubblico, con un arrivederci alle prossime edizioni.
Così il gallese Cynan Jones ("La lunga siccità") e il portoghese David Machado ("Il favoloso teatro del gigante") hanno dapprima raccontato la loro esperienza all'interno di Scritture Giovani, per poi confrontarsi sull'importanza della storia, della vicenda raccontata, nei loro romanzi. Storia da trasformare in narrazione, hanno spiegato gli autori, o attraverso gli eventi o attraverso i personaggi del libro, per permettere ai lettori di «entrare» dentro i romanzi e farli in qualche modo loro.
Una breve riflessione sull'utilizzo del registro comico nelle loro opere e la lettura di alcuni stralci dei loro romanzi, prima di salutare il pubblico, con un arrivederci alle prossime edizioni.