12/09/2010
RITRATTI DI SIGNORE: AMELIA EARHART
2010_09_12_207
Una conferenza spettacolo di Luca Scarlini
Amelia fu la prima aviatrice in America: il suo personaggio divenne leggendario per le donne di tutto il mondo quando riuscì nella arrischiata impresa di trasvolare su una rotta ritenuta assai rischiosa. A lei e alla sua storia è dedicato un recente film di produzione hollywoodiana interpretato da Hilary Swank, che arriva per terza in quel ruolo sullo schermo, che era già stato appannaggio di Katharine Hepburn e Diane Keaton. Protagonista di romanzi e di epopee di ogni tipo (dai fumetti alla televisione), ci ha lasciato una divertente serie di lettere ad amici e nemici. Da questo materiale Luca Scarlini trae il racconto di una vita avventurosa e forsennata e davvero senza esclusione di colpi.
Amelia fu la prima aviatrice in America: il suo personaggio divenne leggendario per le donne di tutto il mondo quando riuscì nella arrischiata impresa di trasvolare su una rotta ritenuta assai rischiosa. A lei e alla sua storia è dedicato un recente film di produzione hollywoodiana interpretato da Hilary Swank, che arriva per terza in quel ruolo sullo schermo, che era già stato appannaggio di Katharine Hepburn e Diane Keaton. Protagonista di romanzi e di epopee di ogni tipo (dai fumetti alla televisione), ci ha lasciato una divertente serie di lettere ad amici e nemici. Da questo materiale Luca Scarlini trae il racconto di una vita avventurosa e forsennata e davvero senza esclusione di colpi.
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Italiano
Un viaggio nel tempo. Affascinante e avvolgente come la voce di Luca Scarlini nella splendida cornice del Teatro Bibiena. Un film in bianco e nero viene proiettato sul palco. Una donna pilota, una favola di cuori che battono fino allo schianto, all'incidente mortale. Comincia la storia. Amelia Earhart nasce nel 1897 negli Stati Uniti. Sono gli anni in cui si inizia a volare. E anche le donne cominciano a pretendere un ruolo, a liberarsi dai vincoli domestici per una vita anche avventurosa, ma sicuramente di primo piano nella società moderna. Amelia vuole contare qualcosa. Fa l'infermiera durante la prima guerra mondiale, poi deve guadagnare i primi soldi per mantenere la famiglia dopo il tracollo economico e per questo fa l'insegnante. Ma vuole coltivare anche la sua passione, il volo. Per finanziarsi, l'aviatrice lavora per il Flying Circus e vola per spettacolo durante le fiere. Fare i record, stupire, appassionare. Poi viene la possibilità del primo volo transoceanico insieme ad altri piloti. E diviene famosissima. Tutti la vogliono, comincia a disegnare abiti, ad apparire sulle copertine, a fare la consulente per la Casa Bianca o per le prime linee aeree. Incarna perfettamente l'ideale della «nuova donna». La velocità, il volo, il progresso, gli ideali del futurismo. Nel 1932 attraversa l'oceano questa volta da sola. Per le femministe e i progressisti diventa un mito. Amelia continua a fare record, a fare conferenze, a scrivere libri. A volare su Electra, un aereo-laboratorio a sua completa disposizione. Viene fondato un club delle donne volanti e uno delle business-women. Lei è la presidente di entrambi. Nel 1937 vuole girare il mondo. Svanisce in mezzo all'oceano. Addirittura la sua voce via radio viene captata giorni dopo la sua scomparsa. Eterea ed eternamente «sospesa per aria». Icona del tempo nuovo. Parte una canzone di Carmen Miranda, «Il tic tac del mio cuore». «Che la musica si alzi e la storia finisca».