12/09/2010
Domenico Starnone con Pietro Cheli
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«I romanzi e la loro forza di suggestione, che oggi esaltiamo a scatola chiusa, hanno sempre avuto un lato oscuro. Leggere, oggi, è considerato un valore assoluto e imprescindibile. (...) Ma leggere romanzi è stato per lungo tempo considerato pericolosissimo, quanto oggi perdersi negli schermi domestici: un traviamento dell'adesione alla realtà viva». In mezzo al fascino eversivo delle storie e al loro potere condizionante, Domenico Starnone si è mosso e continua a muoversi sia da spettatore, sia da lettore critico negli anni dell'insegnamento, sia da autore, scrivendo romanzi e sceneggiature per il cinema. I libri di Starnone, partendo da un nucleo autobiografico, ci spingono sempre al centro di questo campo magnetico della rappresentazione, con l'intento di farcene comprendere i meccanismi e le contraddizioni. Dialoga con l'autore di "Fare scene" Pietro Cheli, co-autore di "Sono razzista, ma sto cercando di smettere".