Cheli, Pietro
Persona
Pietro Cheli al Festivaletteratura 2003 - ©Festivaletteratura
Giornalista e scrittore, è una delle voci più autorevoli e ascoltate, sia dagli editori che dai lettori, del panorama culturale italiano. Dopo aver lavorato a "Il Giornale", a "La Voce" e a "Glamour" si è occupato dal 1998 delle pagine di cultura e spettacoli de "Il Diario". Attualmente è vicedirettore del settimanale "Gioia". Collabora ai programmi di Radiotre, di cui ricordiamo in particolare "Fahrenheit" e la conduzione di "Grammelot", anche in diretta da Festivaletteratura, e Telepiù. Conduce spesso con competenza e un'innata simpatia, presentazioni e incontri letterari ed è talmente apprezzato dagli autori di cui scrive e parla, che Sepùlveda lo ha inserito nel suo mondo immaginario e l'ha ritratto nelle vesti di un corpulento ufficiale di polizia in "Jacaré". Ha curato il libro di Ivano Fossati "Carte da decifrare" (Einaudi) ed è uno degli autori del testo teatrale "Abecedario" portato in scena da Giorgio Scaramuzzino. Ha scritto con Guido Barbujanni "Sono razzista, ma sto cercando di smettere" (Laterza 2008).
A journalist and writer, he is one of the most respected figures of the Italian cultural scene, by the critics and readers alike. After working for "Il Giornale", for "La Voce" and for "Glamour", in 1998 he started editing the cultural and entertainment section of "Il Diario". He has worked in many Radiotre programmes including "Fahrenheit" and has presented "Grammelot" (sometimes live from Festivaletteratura) and Telepiù. He is a competent and humorous presenter of literary meetings and the authors that he presents appreciate him so much that Sepùlveda included him in his imaginary world as the stocky police officer "Jacaré". He has edited Ivano Fossati's "Carte da decifrare" (Einaudy) and co-authored the play "Abecedario" produced by Giorgio Scaramuzzino.