07/09/2011
Maria Luisa Vezzali con Nella Roveri
2011_09_07_016
Maria Luisa Vezzali, poetessa bolognese, pubblica dal 1987 e si dedica ad attività di traduzione e scrittura critica. Traduce Adrienne Rich ("Cartografie del silenzio" e "La guida nel labirinto") poiché considera la traduzione attività creativa quanto la poesia. "Lineamadre" è il libro in cui confluiscono idee del mondo e del tempo maturate nella piena giovinezza e preparatorie della nuova raccolta poetica che uscirà nel prossimo anno. «Sulla terra ci sono vie/che nessuno percorre/ ci sono regioni / sfiorate solo dalle ali.../dei sognatori che dormono/ sotto al ghiaccio dei laghi». Ali di angelo che inducono a parlare di una forza testimoniale in cui stile ed esperienza si intrecciano. La incontra Nella Roveri.
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Italiano
Il poeta come sommozzatore, come sub che si immerge nell'acqua, nella storia personale dell'autrice e collettiva delle donne, è l'immagine che impermea la poesia "Esplorando il relitto" di Adrienne Rich, tradotta in italiano da Maria Luisa Vezzali nel volume "Cartografie del Silenzio", Crocetti, 2000. Ma questa immagine potrebbe efficacemente rappresentare anche l'incontro, giudato da Nella Roveri, con questa autrice e traduttrice.
Attraverso la lettura di brani scelti accompagnati dal suono della chitarra ma anche da glosse, spiegazioni, aneddoti si è sprofondati nella poesa della Vezzali, nel suo rapporto con la madre, con il territorio, con il femminile. Ripercorrendo le principali raccolte poetiche ed opere traduttive, si è illustrato un lento processo di maturazione umana e letteraria, dall'adolescenza alla maternità, dall'incapacità di dire io all'elaborazione di un io di relazione. E proprio questa concezione del sè come in relazione all'altro permette alla Vezzali di tenere insieme storia personale e storia di genere, autobiografia e letteratura, ma anche poesia e traduzione, musica, arti figurative, modi diversi di un'identica sostanza. Ed è in questa sostanza densa che si immerge il poeta-sommozzatore.
Attraverso la lettura di brani scelti accompagnati dal suono della chitarra ma anche da glosse, spiegazioni, aneddoti si è sprofondati nella poesa della Vezzali, nel suo rapporto con la madre, con il territorio, con il femminile. Ripercorrendo le principali raccolte poetiche ed opere traduttive, si è illustrato un lento processo di maturazione umana e letteraria, dall'adolescenza alla maternità, dall'incapacità di dire io all'elaborazione di un io di relazione. E proprio questa concezione del sè come in relazione all'altro permette alla Vezzali di tenere insieme storia personale e storia di genere, autobiografia e letteratura, ma anche poesia e traduzione, musica, arti figurative, modi diversi di un'identica sostanza. Ed è in questa sostanza densa che si immerge il poeta-sommozzatore.