09/09/2011 - Tra musica e linguaggio
PRIMA LA MUSICA O PRIMA LE PAROLE? Sulle differenze tra musica e linguaggio verbale
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Musica e linguaggio verbale si fondano su alcune profonde, inconciliabili differenze, legate in primo luogo al tempo - alla scansione ritmica e temporale - e in secondo luogo al segno, al rapporto tra significato e significante che in musica resta sfuggente, impossibile da definire e perciò essenzialmente ambiguo. Un topos ricorrente vuole perciò che la musica sia in grado di 'esprimere l'indicibile'; e molto spesso essa si insinua tra le pieghe del testo verbale, lo illumina, lo contraddice, lo raggela, lo trascende. Questa inconciliabilità attraversa anch'essa l'intera storia della nostra cultura, e di volta in volta permette ai compositori di proclamare, con Monteverdi, che «l'Orazione è signora dell'Armonia», o che al contrario l'ordine da rispettare sia "Prima la Musica poi le Parole", per citare il titolo di una celebre opera buffa di Antonio Salieri.
Interventi musicali di Gemma Bertagnolli: soprano.
La musica ritroverà le parole con artisti come Monteverdi o Mozart e generi come il madrigale. In questi la musica riproduce le immagini create dalle parole. Il passo successivo ai madrigalismi fu, prima dell'estinzione del rapporto tra parole e musica, l'equivalente tedesco dei madrigali, il Lied che, destinato ai salotti nobili e poi borghesi annovera tra i suoi maggiori esponenti Schubert.
L'incontro si è concluso con la performance de Gemma Bertagnolli che ha salutato il pubblico con una serie di alcune delle più grandi arie della tradizione italiana.