09/09/2011 - Temporary stories

Donato Ndongo-Bidyogo e Vanna Vinci con Simonetta Bitasi

2011_09_09_128
dai 14 ai 18 anni
Oggi si mettono in gioco Vanna Vinci ("Gatti neri, cani bianchi") e Donato Ndongo ("Il metrò") con una storia di... fuga.
Ci sono uno scrittore e un disegnatore che non si conoscono; poi ci sono i ragazzi e le ragazze che contribuiranno a realizzare questa storia per immagini, che finito l'incontro, svanirà. O forse rimarrà nella mente e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incappare nella "temporary story".

L'evento 128 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso Piazza Virgiliana.
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In via Nievo si è tenuto l'evento "Temporary stories". Hanno partecipato rispettivamente Donato Ndongo, scrittore e giornalista, e Vanna Vinci, fumettista e illustratrice. Li accompagnava Simonetta Bitasi.
Dopo l'introduzione, Vanna Vinci ha preso la parola parlando della ricerca foto per la storia: le immagini erano state scattate in Africa e riproducevano case, dipinti e strade. In seguito Ndongo ha illustrato il contesto della sua terra natia, l'Africa, dove l'indipendenza è teorica e la dittatura è ovunque, tranne in cinque stati. La gente soffre le malattie, la fame e la sete e il mondo esterno appare come un simbolo di libertà, libertà che viene conquistata a caro prezzo tramite viaggi disagiati che includono l'attraversata nel deserto e una volta raggiunta la meta non si sa mai cosa il destino può attendere. Ndongo ha poi parlato del personaggio del romanzo, Lambert, che vuole rompere il legame del padre con i missionari, per questo frequenterà la scuola ma si accorgerà che non gli offre vere possibilità. Infine Ndongo ha risposto a due domande sulle lingue madri nelle scuole africane e al possibile confronto con quelle sudamericane: ciò che è emerso è che bisogna ritrovare un'identità perduta per riunire un continente devastato.

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