10/09/2011

SE UN MATEMATICO RILEGGE CALVINO

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«L'atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono», scriveva Italo Calvino. «Entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione». E se c'è una comunanza di atteggiamenti, è probabile che anche i linguaggi con cui letteratura e scienza si esprimono abbiano «alcuni valori o qualità o specificità» che li rendono vicini. Il filosofo della matematica Gabriele Lolli ha provato a verificare se «Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità», che Calvino individua come qualità proprie della letteratura nelle sue "Lezioni americane", trovino qualche rispondenza nella matematica. Il risultato sorprendente - e documentato in "Discorso sulla matematica" - è che le argomentazioni dello scrittore reggono perfettamente sostituendo alle citazioni letterarie numeri, teoremi e dimostrazioni scientifiche. Su questa affascinante rilettura delle "Lezioni americane", Lolli si confronta con Silvio Perrella, autore di una fortunata monografia su Calvino.
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Italiano
Il libro di Gabriele Lolli, docente di Filosofia della matematica, parla della matematica con gli stessi concetti utilizzati da Calvino per la letteratura. Calvino scrisse le "Lezioni americane" nel 1985 e ognuna prendeva spunto da un valore della letteratura che lo scrittore riteneva importante per la letteratura futura. Le lezioni vennero poi raccolte in un libro pubblicato postumo. Lolli ha evidenziato come gli argomenti trattati da Calvino (leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità) sono caratteristiche fondamentali del pensiero matematico creativo. Lo stesso Calvino dichiarò che «l'atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono: entrambi sono atteggiamenti di progettazione, di scoperta e di invenzione». Lolli spiega che la matematica, come la letteratura, è una serie di costruzioni e di linguaggi e l'applicazione del concetto di leggerezza dà una spinta per la costruzione di linguaggi sempre più liberi. Ad esempio il concetto di derivata, secondo Lolli, è il maggior esempio di leggerezza in matematica. Noi profani non possiamo che trovarci d'accordo!

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