11/09/2011

VERSO IL MISTERO. Le temerarie vite degli esploratori

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Michel Le Bris è un personaggio fra i più originali ed eclettici della cultura francese: filosofo e romanziere, biografo di Stevenson ed esperto del Romanticismo, direttore di uno dei più fortunati festival letterari europei, Etonnants voyageurs. Le sue opere - "La bellezza del mondo" e il più recente "Dizionario amoroso degli esploratori" - sono dedicate all'avventura, in cui Le Bris trova da un lato il segno forte di una ricerca spirituale e insieme la fonte di una potente immaginazione, capace di parlare di quelle verità altrimenti inesprimibili. Lo incontra il viaggiatore per caso Patrizio Roversi.
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Alla Chiesa di San Maurizio si incontrano due viaggiatori molto diversi: Michel Le Bris e Patrizio Roversi. È quest'ultimo a prendere la parola e ad introdurre, ammirato, l'intellettuale francese. Ovviamente il turista per caso non resiste e fa battute, scherza e diverte il pubblico accaldato.
Ma non si ride soltanto: Le Bris, incalzato dalle domande di Roversi, parla della sua vita, delle sue opere, della letteratura di viaggio e la nobilita. Basta pensare sia un genere per ragazzi perché racconta la fascinazione che esercitano la natura, l'esplorazione e l'avventura sull'uomo, giovane o maturo che sia.

Michel Le Bris, tra i più originali ed eclettici della cultura francese, racconta deila sua attrazione per la letteratura all'età di dieci anni, quando il rumore delle onde del mare si scagliava a ridosso dei muri della casa della sua famiglia in Bretagna. Era una musica piacevole, ma anche un rumore distorto, soprattutto durante le tempeste invernali. 
Quando ha scoperto autori importanti come Stevenson capì che non si sentiva solo. «Mi affascina la potenza, anche noi abbiamo in qualche modo la forza distruttrice del mondo, che non si limita di fronte ad esso - sostiene l'autore - ma va oltre». È come andare oltre quelle onde del mare, oltre all'orizzonte.
È una forza plastica per placare l'immaginario che abbiamo, il viso verso i'ignoto del mondo contenuto nella bellezza. È parlando del bello che l'evento di domenica mattina alla chiesa di San Maurizio entra nel vivo, con un simpaticissimo Patrizio Roversi sempre pronto a scherzare sull'impegnativo lavoro del bravo interprete.
È forse la bellezza il più grande mistero di questo mondo per Le Bris. Il fatto considerevole è quando cerchiamo di captare la bellezza, è la stessa capacità che si ha nel sapere abitare il mondo, tutto ruota attorno alla nostra osservazione. Diventiamo in qualche modo noi produttori. Anche il grande filosofo Kant parlava di questi aspetti, di un limite della filosofia nel descrivere la bellezza, un mistero così difficile da teorizzare, ma così evidente.

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