11/09/2011
MEMORIE DI UNA GATTOPARDA. Vita e avventure di Alexandra Wolf-Stomersee, principessa di Lampedusa
2011_09_11_261
Una conferenza spettacolo di Luca Scarlini
Alexandra Wolf-Stomersee, detta Licy (1894-1982), ebbe una vita avventurosa e ricca di colpi di scena. Nata nei territori della Lettonia che erano di ascendenza tedesca, ricchi di mistiche risonanze dei cavalieri teutoni e dei ricordi del Buddismo che avevano lasciato le orde d'oro di Gengis Khan, la Wolf-Stomersee era una figlia di Alice Barbi, grande cantante da camera, favorita di Brahms. Fu tra le prime donne a occuparsi di psicanalisi e la prima in Italia; nel '26 conobbe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che sposò e con cui ebbe una relazione di straordinaria simbiosi intellettuale. A lei si deve l'esistenza e la diffusione del "Gattopardo", di cui si fece paladina e di cui seguì il prodigioso destino editoriale.
Alexandra Wolf-Stomersee, detta Licy (1894-1982), ebbe una vita avventurosa e ricca di colpi di scena. Nata nei territori della Lettonia che erano di ascendenza tedesca, ricchi di mistiche risonanze dei cavalieri teutoni e dei ricordi del Buddismo che avevano lasciato le orde d'oro di Gengis Khan, la Wolf-Stomersee era una figlia di Alice Barbi, grande cantante da camera, favorita di Brahms. Fu tra le prime donne a occuparsi di psicanalisi e la prima in Italia; nel '26 conobbe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che sposò e con cui ebbe una relazione di straordinaria simbiosi intellettuale. A lei si deve l'esistenza e la diffusione del "Gattopardo", di cui si fece paladina e di cui seguì il prodigioso destino editoriale.
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Italiano
È una storia basata su luoghi che esistono ormai solo nella memoria quella di Alexandra Wolf-Stomersee. Una storia che Luca Scarlini ha voluto raccontare sfogliando l'album di famiglia, con immagini della Belle Epoque palermitana quasi sospese nel tempo, a testimonianza di un mondo che non c'è più e che forse già allora appariva inesorabilmente superato. Moglie del principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Alexandra detta Licy era figlia di quell'Alice Barbi che pare sia stata l'ultima amante di Brahms, struggente e ineguagliata interprete dei celebri Lieder di Ofelia. Donna libera, colta e poliglotta, Licy era nata nel castello di Stameriena, nei pressi di Riga, paesaggi ai quali rimarrà sempre profondamente legata, fino a definirli «la mia stessa anima». Dedita agli studi di psicanalisi, che le varranno anche la presidenza della Società Psicanalitica Italiana, Alexandra si batterà strenuamente per trovare un editore disposto a pubblicare "Il Gattopardo", fino alla fatidica lettera indirizzata a Elena Croci e il successivo intervento di Giorgio Bassani.