07/09/2012
LO SCRITTORE NEL PALLONE (DA CALCIO)
2012_09_07_079
dagli 8 ai 12 anni
Quante sono le regole del calcio? Tre, duecento o centomila? Chi le ha dette? Dove stanno scritte? E se il pallone lo porto io? E se per ognuna ti racconto una storia? Tanto vale chiederlo a chi le storie le racconta davvero (Andrea Valente) e chi una squadra ce l'ha nel taschino (Andrea Agnelli). Da Zoff Gentile Cabrini a Buffon Bonucci e Chiellini, quattro chiacchiere e due palleggi narrativi, tra ricordi passati e speranze future. E se il prossimo campione fossi tu?!
L'evento 079 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente era prevista la presenza di Andrea Agnelli, sostituito successivamente da Roberto Boninsegna e Matteo Corradini.
L'evento 079 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente era prevista la presenza di Andrea Agnelli, sostituito successivamente da Roberto Boninsegna e Matteo Corradini.
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Italiano
È davvero numerosa la folla che aspetta il presidente juventino Andrea Agnelli che ahimé è costretto a non partecipare causa un'improvvisa influenza, come ci annuncia l'ormai noto presentatore Andrea Valente, oggi aiutato da Matteo Corradini. E quale sostituto si poteva dunque trovare a Mantova che riuscisse a parlare ad un pubblico così giovane ma anche così esperto di questo sport da sapere chi è il calciatore sulle bustine dei calciatori Panini? La risposta è... Bonimba! O meglio un grande calciatore mantovano che tutto il mondo ci invidia, Roberto Boninsegna. I tre autori iniziano a parlare delle loro esperienze calcistiche, amatoriali (Andrea e Matteo),e professionistiche (Roberto) raccontando numerosi aneddoti e loro esperienze sul mondo del calcio. Dalle esperienza con Zoff nella Juventus a quella con il mitico Riva nel Cagliari; dalla provenienza del famoso soprannome Bonimba (finale che derivava dal personaggio Bagonghi) all'esperienza di portiere nella squadra parrocchiale di Matteo, il pubblico viene incantato dai racconti degli autori che fanno volare il tempo dell'incontro. E allora si può dunque dire che Roberto e Matteo si sono rivelati dei sostituti degni, e, chi lo sa, magari la loro esperienza non finirà qui con il Festival.