05/09/2013 - Pagine Nascoste
RUSSIAN LIBERTINE
2013_09_05_PN1745
di Ari Matikainen, Finlandia, 2012, 80'
Anteprima italiana
Negli ultimi anni, sempre più intellettuali e cittadini russi hanno denunciato le prevaricazioni e le ingiustizie della finta democrazia di Putin, creando un movimento popolare che spera in una nuova Russia. In prima fila c'è lo scrittore Viktor Erofeev, l'autore di "L'enciclopedia dell'anima russa" e di "Il buon Stalin". Ama la sua patria sopra ogni cosa e, da mezzo secolo, lotta per renderla migliore e più tollerante, senza risparmiare critiche ai potenti di turno. La sua vita da dissidente diventa lo specchio dei cambiamenti in corso nella società russa.
Anteprima italiana
Negli ultimi anni, sempre più intellettuali e cittadini russi hanno denunciato le prevaricazioni e le ingiustizie della finta democrazia di Putin, creando un movimento popolare che spera in una nuova Russia. In prima fila c'è lo scrittore Viktor Erofeev, l'autore di "L'enciclopedia dell'anima russa" e di "Il buon Stalin". Ama la sua patria sopra ogni cosa e, da mezzo secolo, lotta per renderla migliore e più tollerante, senza risparmiare critiche ai potenti di turno. La sua vita da dissidente diventa lo specchio dei cambiamenti in corso nella società russa.
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È già il secondo anno che "Pagine nascoste" dedica un evento alla Russia; l'anno scorso si è parlato di Anna Politkovskaja e quest'anno di Victor Erofeyev, scrittore dissidente. "Russian libertine" è un documentario interamente dedicato all'autore e girato da Ari Matikainen, giovane regista finlandese. Attraverso immagini, vecchie foto e racconti delle famiglia Erofeyev ripercorre la storia dell'evoluzione della Russia dal periodo stalinista alla moderna era Putin. Victor Erofeev è nato da una famiglia di diplomatici dell'era Stalin e la carriera del padre ha risentito fortemente della sua condotta irriverente. Ciononostante, passando attraverso il comunismo, la fine dell'Urss e la nuova Russia consumistica non ha mai smesso di fare della satira e di criticare ciò che andava criticato. Al giorno d'oggi, dice, «i tempi sono cambiati e l'idea del ritorno ai valori sovietici sta diventando più dolce del miele». Sono sempre di più infatti i paesi dell'ex URSS che manifestano la cosidetta Ostalgia, ovvero nostalgia dei tempi del comunismo. La Russia non è da meno e si divide tra rimpianto e ripulso dell'era Stalin. Come spiega Erofeyev, quello che i cittadini russi vogliono ora, dopo tanti burrascosi cambiamenti, è solo uno spazio di tranquillità personale, che Putin è stato in grado di garantire. Anche se oggi Putin è considerato da molti l'estremo male, secondo Erofeyev è tutto sommato un moderato della politica russa. Quello che spaventa davvero l'autore sono le nuove correnti politico-religiose come i neo-ortodossi ed i nazionalisti, ancora meno democratici e più xenofobi.